Lo strato più superficiale del corpo umano è la pelle, un importantissimo organo la cui parte a contatto diretto con l’ambiente esterno è la così detta epidermide, quello immediatamente successivo viene chiamato derma e il terzo strato più profondo ipoderma.
La pelle svolge varie funzioni indispensabili alla sopravvivenza del nostro corpo e non è solo quella parte del corpo che fa da confine con il resto dell’ambiente e quindi da barriera protettiva da agenti nocivi esterni, ma è anche organo di senso, il tatto, e la parte dove risiedono e si possono distinguere differenti micro-sistemi. L’attività della pelle ci permette di rimanere in vita, come fa ad esempio il cuore o un qualsiasi altro organo, in un meraviglioso equilibrio dinamico generale.
In questo zona superficiale del corpo, oltre ai capillari sanguigni e linfatici e alla rete neuronale del sistema nervoso periferico, ai bulbi dei peli ed alle ghiandole sudorifere, accanto ad una miriade di altri microelementi, si ritrovano le nostre riserve di grasso: i cosiddetti Adipociti.
Collocati nell’ipoderma, gli Adipociti sono cellule costituire per gran parte da grassi ed acqua, ma anche da vari metaboliti liposolubili (tutte quelle sostanze che dopo la metabolizzazioni si sciolgono nei grassi). Sono delle vere e proprie riserve di nutrimento cellulare precedentemente assunte in eccesso al fabbisogno quotidiano del corpo che in caso di necessità possono essere riutilizzate e rimesse in circolazione. Questo processo di accumulo è vitale e necessario per la vita animale e pare essere naturalmente più intenso nelle donne che hanno un indice di massa grassa mediamente maggiore di quello degli uomini.
Per concludere questa breve introduzione al meraviglioso mondo della pelle è importante accennare al sistema propriecettivo. Fisicamente costituita da miliardi di cellule sensoriali poste su tutta la superficie della pelle, la propriecezione o cinestesia è la capacità di percepire come è posizionato nello spazio il proprio corpo. Il coordinamento motorio degli arti, della testa, delle dita, nel compimento di attività semplici o complesse, mentre la nostra attenzione è rivolta ed è concentrato su altro, è un esempio per comprendere cos’è e come funziona questo sistema.
Definibile come l’intelligenza del corpo, ovvero come la consapevolezza propria del corpo nel sapere dove sono posizionate nell’ambiente le diverse parti che lo compongono al di là della vista, la proprieciezione è uno dei meravigliosi doni della natura che può essere migliorato e potenziato anche grazie al massaggio, migliorando l’elasticità e la tonicità della pelle per mezzo del contatto con le mani del massaggiatore, le cariche nervose fluiscono senza ostacoli e i recettori propriecettivi si connettono più finemente ed efficacemente con gli altri sistemi nei quali siamo immersi. Con il massaggio si può arrivare a percepire ad occhi chiusi tutto il corpo, in ogni sua parte, esperendo un sensazione di unità interna e connessione con l’esterno al medesimo istante.